Dai conti alle gare il salto non poi così breve. Eppure Alberto Martinelli ce l’ha fatta. Aveva, probabilmente, un futuro da commercialista, ma ha deciso di fare tutt’altro, di lavorare con i piloti. Tutto è iniziato quando Gigi Scalvini gli chiese di dargli una mano a gestire alcuni sponsor. Da li in poi, Alberto, ha iniziato ad essere l’uomo dietro a veri e propri campioni. Ne è un esempio Hiroshi Aoyama che nel 2009 vince il titolo nella categoria 250 (oggi sostituita dalla Moto2) nel Motomondiale.
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Dall’asfalto e i cordoli dei circuiti è passato alla terra e ai salti del motocross dove inizia a seguire Chiara Fontanesi e il pluricampione Tony Cairoli, vero e proprio totem del motocross non solo italiano. E’ venuto a cena in Trattoria, dove tra una portata e l’altra, ci ha spiegato i pro, ma anche e soprattutto i contro, della figura del manager dei piloti.